Un attimo di psicoterapia
- Alessandro Lombardo
- 7 ott
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 9 ott

La mia impressione, ad oggi, è che la psicoterapia sia diventata uno strumento esclusivamente adattivo, tranne rarissime occasioni.
Con adattivo non intendo nulla di negativo sia chiaro, e d’altro canto quello é un livello di lavoro necessario e spesso é il motivo che porta a chiedere di fare un percorso di psicoterapia.
Per andare oltre il “livello” adattivo, che definirei trasformativo, serve tempo, alle volte molto tempo.
Ed é qui che credo si latiti. Non c’é più quel tempo.
E credo anche che stia scomparendo l’esigenza in sé del trasformativo.
Per esempio: ritengo la terapia online una terapia del disimpegno. Perfettamente in linea con lo spirito del tempo.
La ritengo una necessità di questi tempi, strumento utile, ma che lavora lungo la difesa, che rafforza, del ritiro sociale, ed é strumento che comunque in qualche modo nutre la distanza.
So che molti collegh* non saranno d’accordo con me su questo tema, ma tant’é, questo é ciò che penso.
Se penso ai miei 9 anni di analisi, anni che sono bastati appena appena per “sopportarmi” e intuire quella che poteva essere un’abbozzo di strada da percorrere, un po’, mi sento fuori tempo.
Per me la psicoterapia é stata salvezza e rivoluzione.
E chissà se per qualcuno ancora potrà esserlo.
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